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XX

L’assunzione al trono di Leopoldo II


Il ministro toscano Fossombroni e il ministro austriaco Bombelles - L’editto di assunzione di Leopoldo II al trono della Toscana - Politica del Fossombroni - Francesco Cempini ministro delle Finanze - Abolizione di una tassa sulle carni macellate - Sgravio sulla tassa fondiaria - Ricevimenti - Nomine dei dignitari di Corte - I solenni funerali di Ferdinando III - La vestizione del Gran ’Maestro dell’ordine equestre di Santo Stefano.

Ferdinando III, o per poca fiducia che avesse nell’intelligenza del figliuolo, o, come qualcuno credette, per malintesa gelosia verso di lui, lo tenne sempre lontano dalle cure di Stato. Per conseguenza, quando il Granduca venne a morte, il figlio Leopoldo si trovò come un pulcino nella stoppa. Parlare a lui, poveretto, degli affari di governo era lo stesso che mostrare il mondo ad un cieco. E forse negli ultimi momenti Ferdinando III accorgendosi dello sbaglio fatto, raccomandò il successore alla fedeltà ed all’affetto del conte Vittorio Fossombroni e del principe Don Neri Corsini, perchè «con la maturità del consiglio e l’attaccamento alla Casa» gli servissero di guida nel diffìcile mestiere di regnante. E la sagacia e l’accortezza del Fossombroni furono subito messe alla prova dagl’intrighi dell’Austria; la quale, volendo profittare della morte del Granduca, tentava di far sospendere la proclamazione del successore a cui prima voleva, co’ suoi raggiri, far renunziare alla autonomia della Toscana, per metterla direttamente sotto la sua dipendenza. Ma il Fossombroni, che qualche cosa di questo genere si