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Riordinamento della città.
Sposalizio di Carlo Alberto



La nuova magistratura civica - Compenso all’interpetre della lingua tedesca I cartelli e i numeri delle strade - Dodici figliuoli! - I lucchi - Nuove leggi e ordinamenti - Un palio di ciuchi - Dispensa dal digiuno quaresimale - I loggiati della porta alla Croce - Abusi repressi - Domanda di matrimonio - Congratulazioni municipali - Le berrette del magistrato - Sponsali di Carlo Alberto di Sardegna con l’arciduchessa Maria Teresa - Feste nuziali - Gli sposi partono per Torino.

Ricostituita la Comunità, i primi atti del Magistrato civico furono diretti prima a riordinare le spese ed a scemare gli aggravi che da quindici anni si tolleravano di mala voglia; poi a provvedere alla pulizia e all’igiene eccessivamente trascurate, che avevano ridotto Firenze peggio d’un sobborgo o di un villaggio.

Ma come se fosse un destino che i denari del Comune dovessero esser sempre spesi, o per un verso o per un altro, a prò degli stranieri, il dì 3 1 maggio 1 8 1 5 il Magistrato ebbe a stabilire a favore di Giovanni David la somma giornaliera di 5 paoli, per il servizio assiduo da lui «prestato di giorno e di notte» dal dì 3 maggio di quell’anno, in qualità di interpetre della lingua tedesca, all’ufizio degli alloggi militari.

I quali alloggi, furon causa, al solito, di spese per parte della Comunità, che dal 1799 in poi non aveva fatto altro che spen