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88 | Firenze Vecchia |
cleri per grado di precedenza. Seguiva quello della MIetropolitana, i canonici della medesima, i ciambellani invitati, lo Stato maggiore militare e i sacerdoti parati, col baldacchino, al quale facevano ala i granatieri del reggimento reale Ferdinando. Dietro ad esso, il principe Rospigliosi con alla destra il Prefetto; ed alla sinistra, invece del maire Bartolommei che non si fece vedere, prese il suo posto il Presidente della Corte d’Appello.
Intervennero pure il Presidente del Tribunale di prima istanza, i componenti la Corte d’Appello nella loro precedenza, i consiglieri di Prefettura, i componenti il Tribunale di prima istanza, gli aggiunti del lìiaire, i giudici di pace, i commissari di polizia, e gli uffiziali militari fuori di servizio.
Chiudeva la marcia un distaccamento militare, ed un corpo di Ulani tedeschi a cavallo.
Tutto «il militare» che era stato schierato sulla gran Piazza del Duomo dalla parte così detta del Bottegone, subito dopo passato in processione il clero di San Lorenzo, si pose in marcia, avendo alla testa i comandanti e tutta la banda militare con «i respettivi istrumenti a fiato e cassa.»
I cavalieri di Santo Stefano non in cappa magna né uniforme, perchè soppressi al tempo dei francesi, ma in abito appunto alla francese, in memoria di chi li aveva soppressi, portaron l’asta del baldacchino, come in passato; e ciò per invito fatto loro dal principe Rospigliosi; e furon diretti ed assistiti dai cerimonieri e Tau della religione, per le mute da farsi durante il corso della processione, alla quale prese parte «un copioso numero di nobiltà con torcia.»
«Il militare» per tutto il tempo del corso medesimo formava una doppia ala, cominciando dal clero di San Lorenzo fino a tutto il restante del convoio, chiudendo infine un distaccamento di Ulani tedeschi a cavallo. Arrivato «tutto il treno suddetto» sulla piazza di Santa Maria Novella, venne data con le consuete forme la benedizione e quindi sciolto il convoio, avendo assistito a tuttociò personalmente il prin-