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Ed ora, prima di terminare questo rapido esame dei programmi della scuola normale, vorrei dire il più gran bene possibile di quelli prescritti pei lavori donneschi, che sono molto pregevoli. Ma, pensando che essi non hanno ancora avuto la loro piena attuazione, è opportuno rilevare che il tempo destinato a questo insegnamento è insufficiente. Non ripeterò quello che ho detto su questo stesso proposito, nel capitolo riguardante la scuola complementare, che cioè l’insegnamento dei lavori muliebri deve avere, in ogni scuola femminile, la stessa importanza dell’insegnamento della lingua; ma noto soltanto che, in tre ore di lezioni per settimana, non è possibile insegnar bene, nella scuola normale, taglio, ricamo, lavori a maglia, rattoppi, rammendi, lavori a macchina, ecc.
Se la brevità del tempo destinato a quest’insegnamento importantissimo dipende dal soverchio lavoro che pesa sulle spalle della maestra, a cui spesso viene affidata l’assistenza, è bene che i due uffici di maestra assistente e di lavori donneschi siano sempre separati. Nella scuola normale femminile è necessaria l’opera della maestra assistente, ma è necessaria pure una maestra speciale che possa insegnare, almeno per tre ore al giorno, una per ciascuna classe, i lavori donneschi.
Se poi, come pare più probabile, la brevità del tempo destinato all’insegnamento dei lavori suddetti dipende dal fatto che circa sei ore quotidiane sono destinate agli altri insegnamenti, è necessario sfollare