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donna, ma di fornire alle giovani che vogliono dedicarsi all’insegnamento secondario, complementare e normale, la coltura adatta per tale ufficio.
La scuola elementare.
L’indirizzo educativo delle nostre scuole elementari è comune a maschi e a femmine. I programmi governativi prescrivono le stesse cose per le classi maschili e per le femminili, e neppure nelle pregevoli istruzioni che li accompagnano si fa parola di una speciale educazione conveniente a ciascun sesso e specialmente a quello femminile. Da che dipende questa omissione?
Non certamente da dimenticanza, perchè le autorevoli persone che attesero alla compilazione dei vigenti programmi non potevano ignorare che la donna, benchè formata, come l’uomo, di anima e corpo, ha carattere e indole diversa, oltre ad avere una speciale missione da compiere. Il suo sistema nervoso è più irritabile di quello dell’uomo, più squisiti ne sono i sensi, più delicate le fibre, più impressionabile lo stato emozionale, che la rende più accessibile al dolore, più vivace e più attiva l’immaginazione, più analitico che sintetico il lavoro della mente, più mite e più arrendevole l’animo, più docile la volontà, più prepotente la forza del sentimento su quella della ragione, ciò che può essere un grave difetto. E poichè è principio pedagogico indiscutibile che l’educazione deve confor-