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Giuochi con la palla. 69


Il Canto de’ Pallai del Lasca 1 e quello della palla col Trespolo 2 di M. B. Dell’Ottonaio 3 confermano la popolarità che ebbe questo giuoco nel 500.


II. ESECUZIONE.


Il palleggio con la palma, col pugno, con la mestola, col tamburello, col braccialetto si suol eseguire in un luogo ampio col terreno sodo e liscio, in cui la palla possa andare da una parte all’altra senza trovare ostacoli e giunger bene alla portata dei giocatori.

Le palle e gli attrezzi occorrenti furono indicati nei Prel. III. 3, A-E, pag. 11-15.

I giocatori possono essere due o più per parte, disposti a maggiore o minore distanza, secondo la loro abilità e l'istrumento adoperato per dare alla palla.

Uno comincia il giuoco tirando la palla in modo che vada dalla parte opposta del campo, dove un altro, o di posta o dopo il primo balzo, la respinge verso chi gliel'ha inviata, e cosi di seguito, fino a che uno non l'ha raccattata o ribattuta al primo balzo.

Bravo è colui che bene la batte e bene la ribatte; che la manda più in alto e la dirige in


  1. Ant. Fr. Grazzini detto il Lasca. Op. cit., pag. 286.
  2. Del Trespolo o Scanno, si può vedere il modello nell'opera dello Scaino a pag. 158.
  3. M. Battista Dell’Ottonaio, Op. cit., pag. 242.