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6 | Parte prima. |
segnali, la cui denominazione, ricorrendo spesso nel corso di questo lavoro, è subito accennata per ragioni di brevità e di chiarezza.
Meno poche eccezioni, lo spazio richiesto per un giuoco è di forma rettangolare coi lati nella proporzione di due a tre.
Con la Tav. I si rappresenta la pianta ordinaria d’un Campo per un giuoco: in essa sono da distinguere i confini, gli angoli, il centro e le divisioni.
a) Confini. Le linee AB e CD si dicono segni del confini laterali o lati maggiori (lunghi) del giuoco e determinano la lunghezza del Campo.
Le linee AC e BD ne segnano la larghezza e sono detti segni dei confini estremi o lati minori (corti) o confini di fronte. La linea EF, che va dal mezzo d’un lato maggiore all’altro, si chiama il segno del mezzo.
b) Angoli. I punti A B C D sono gli angoli del Campo.
c) Centro. Il punto G ne è il centro.
d) Divisioni. Il segno del mezzo EF divide il campo in due quadri eguali, chiamati compartimenti. Il quadro dal quale comincia il giuoco si dice compartimento d’attacco o superiore, l’altro di difesa o inferiore.
e) La linea che indica il posto dal quale incomincia la gara si chiama segno del principio del giuoco.
f) Rispetto ai giocatori divisi in due squadre avversarie, schierate ciascuna dentro un compartimento, e voltate verso il segno del mezzo, il