Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
188 | Parte terza. |
Secondo l'età e la forza dei giocatori viene scelta o l'una o l'altra di queste maniere di portare a cavalluccio, usate anche in antico, come pene per quei fanciulli che perdevano a qualche giuoco. (Latini: succollare).
XLII. LA MURAGLIA DELLA CHINA.
Uno si mette nel mezzo col titolo di Capomaestro, e gli altri si schierano lungo un lato minore del campo come nell'Uomo nero. Il Capomaestro dal segno del mezzo, largo circa due passi, e lungo quando la larghezza del campo, col comando: avanti! invita i compagni a passare dall'altra parte, e nella traversata ch'essi fanno, egli, senza uscire dal segno del mezzo, tenta di toccarne uno. Chi rimane preso dà mano al Capomaestro, e tutt'e due nella prossima traversata, senza staccarsi, danno la caccia ai Corridori. I nuovi toccati s'aggiungono agli altri due, e così di seguito, tanto che si forma a poco a poco una lunga catena di giocatori che rende difficile agli ultimi la traversata, e rappresenta quella famosa muraglia che l'impero chinese innalzò ai propri confini, per difendersi contro i Tartari, e dicesi fosse lunga 1400 chilometri. L'ultimo fa da Capomaestro.