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XVI | Prefazione. |
dall’emulazione spiegata per desiderio di superiorità, di vittoria e d’appagamento d’amor proprio, sono stimoli naturali e potenti al moto durante l'età giovanile: sa che per mezzo del giuoco ginnastico la gioventù appaga questi desideri e prova queste emozioni; e però si serve del giuoco per indurre spontaneamente l’alunno all’attività, e per rendergli l’esercizio desiderato e necessario. La scuola moderna quindi, combattendo tutto ciò che serve a svigorire gli eccitamenti naturali all’attività fisica, condanna le occupazioni sedentarie a lungo protratte, lo strapazzo del cervello, la ginnastica noiosa, difficile e inconcludente, fa guerra al militarismo precoce e al rigore esagerato e irrazionale della disciplina; e nell’età, in cui l’idea astratta dei doveri non sempre serve di eccitamento e di regola sufficiente della condotta, perchè la ragione e la coscienza perfettamente autonome non sono ancora formate, essa, per mezzo dei giuochi, vuole sottrarre la gioventù alla pigrizia e all’infingardaggine e guidarla spontaneamente all’adempimento pratico di quello che s’è detto dovere igienico.
5. Certamente i giuochi, cause di tanti vantaggi, possono recare anche qualche inconveniente, massime d’ordine morale. Tollerando, per esempio, l’egoismo, l’abuso di forza, la prepotenza, le provocazioni e i maltrattamenti durante i giuochi, ne deriverebbero le antipatie, le inimicizie, i ran-