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Prefazione. XIII

l’esercizio l’ambito respiratorio, ossia eseguendo dei movimenti i quali, senza esagerarlo, accrescano il bisogno di respirare.

In generale gli esercizi delle gambe, e in particolar modo la corsa, sono quelli che maggiormente rendono vivo tale bisogno, manifestato con l’ansamento, e più degli altri servono a sviluppare il petto. Perciò, quei giuochi che hanno per base la corsa sono dall’igiene vivamente raccomandati alle premure degli educatori.

2. La ginnastica nel periodo dello sviluppo mentre compensa la vita sedentaria delle nostre scuole, cagione di danni gravissimi quando è a lungo protratta, deve servire di ricreazione alla mente già affaticata.

Ma dopo le esperienze del Mosso, è noto: «che anche la fatica muscolare è fatica ed esaurimento del sistema nervoso; che è un errore fisiologico l’interrompere la lezione per obbligare i fanciulli a fare la ginnastica, con l’intendimento che questa possa diminuire lo strapazzo del cervello; e che per ristorare le forze dell’organismo, stanche dal lavoro intellettuale, i ragazzi si devono lasciar giuocare e divertire all’aria pura»1.

Dovendo dunque far muovere gli alunni, per

  1. A. Mosso, La fatica, p. 300 e 340. — Milano, Fratelli Treves, 1891.