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110 Parte seconda.

linea d'arrivo della palla e di restarvi, finché non è stata scagliata agli avversari: deve inoltre chiamare ad alta voce e a tempo opportuno il numero di turno della sua schiera, al quale spetta di gettare la palla; deve infine vigilare se gli avversari osservano i patti del giuoco e farne rimostranza al Direttore nel caso che li trasgredissero.
     c) Colui che ferma o raccatta la palla, se non ha il diritto di tirarla contro gli avversari, deve sollecitamente passarla al compagno a cui spetta il turno del giuoco; il quale ha l'obbligo di essere fra i primi ad accorrere sulla linea d'arrivo.
     d) La palla è sempre gettata da questa linea, e ognuno s'adopera perché essa resti in terra o nelle mani dei giocatori il minor tempo possibile.      e) Ogni partito, osservando le regole indicate, procura d'impiegare la massima gagliardia per lanciare la palla molto lontano, e si studia di fermarla più presto che può quando gli viene rimandata, per far retrocedere i nemici e guadagnar terreno nel loro compartimento.

3. Falli e punizioni.

a) Sono considerati falli i seguenti: 1.° Inviare la palla rotolandola. — 2.° Mandarla in modo che, senz'essere toccata dagli avversari, batta fuori dei confini laterali del campo. — 3.° Trattenere volontariamente il corso della