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tare per la terza volta. Versate finalmente il composto sulla spianatoia dove avrete disposto la farina che vi rimane, la scorza d’arancio e le frutta in disparte (queste le avrete messe un’ora in fusione nel maraschino), fate un impasto più sodino, unitevi tutti gl’ingredienti, stendete il pastone dell’altezza di un centimetro scarso, e servendovi d’uno stampo di carta, ritagliatelo in forma di grandi pani eguali a foggia di mandorla (queste dosi vi daranno 3 pani), guerniteli sopra con le mandorle mondate e dimezzate e fateli lievitare per la quarta volta sulle lamiere unte e infarinate. Quando i pani sono sollevati e morbidi, dorateli col tuorlo d’uovo sbattuto e cuoceteli a forno ardito un’ora e più.

NB. Il composto si deve sbattere bene ad ogni impasto finché si stacca dalla spatola e maneggiare poi con forza sul tagliere, lacerandolo, riunendolo e bastonandolo bene prima d 1 introdurvi le frutta che non vanno sciupate.


Il padre è l’ospite migliore alla tavola domestica.


80. Pane semplice colle frutta. — Questo non si potrebbe chiamare un dolce, perchè non c’entra zucchero, ma lo raddolciscono tuttavia i fichi e l’uva sultanina. Preparate pasta di pane come dice la ricetta N.° 1 pag. 1. La mattina, nel rimaneggiare il composto, unitevi 250 gr. di noci a spicchi, 250 gr. di uva sultana e 250 gr. di fichi tagliati a fettoline. Formate quindi i pani, lasciateli lievitare e cuoceteli a norma della stessa ricetta. Essi si prestano anche molto per le escursioni alpine. I ragazzi ne sono ghiotti.

81. Ravioli o “fiadoni„. — Impastate sulla spianatoia 400 gr. di farina, 200 gr. di burro, 100 gr. di zucchero, la scorza trita finamente d’un limone, una cartina scarsa di lievito di soda (15-18 gr.) col latte che necessita per farne un composto morbido ma non troppo maneggiato. Tirate una sfoglia di media grossezza, tagliatela a quadratini della dimensione di 9 cent, su ogni lato, collocate su ciascuno di questi quadratini un cucchiaio di ripieno e ripiegate la sfoglia a triangolo facendo bene aderire gli orli. Dorate i fiadoni coll’ovo sbattuto, cospargeteli di zucchero a granelli e cuoceteli a forno caldo sulla lamiera unta e infarinata.

Ripieno: Tre manatelle di mandorle, di nocciole o di noci pestate fine, miste di pangrattato e legate con un po’ di miele caldo. Spezie, cioè cannella e garofani, a piacere.