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dalla Senna. Tutte queste varietà della strada vi sfuggono nell’atto stesso che le scorgete. Appena avete attraversato orti e giardini che vi sorridono nell’occhio, vi trovate fra lande d’arena affatto incolte: sotto la strada or vi passano carri e viandanti, o ve gli vedete penzolare da un ponte imposto a viadotto sul vostro capo. In una sola località la strada di ferro ha dovuto confondersi con una strada di terra che l’attraversa: ivi stanno due barricate che si aprono e si chiudono per lasciar passare chi vuole; e là è dove il pericolo non è sempre inevitabile, giacchè un momento d’incuria nei guardiani della strada, od un po’ di pigrizia in chi l’attraversa, può esporre i viaggiatori ad un urto; urto che non è mai accaduto sinora, ma che potrebbe accadere.
Imponente deve essere lo spettacolo che presenta ai curiosi de’ paeselli e delle ville adjacenti alla strada, un convoglio che passi sulla strada stessa, giacchè voi vedete quella gente a bocca aperta stare attoniti a riguardare quella lunga biscia di carrozze che occupa lo spazio di centocinquanta braccia, e quando siete passati vi battono d’applauso le mani e vi mandano evviva che per giungere sino alle vostre orecchie dovrebbero eguagliare la velocità della luce, giacchè appena sono emesse voi siete già lontano un buon miglio. Questo senso di meraviglia ne’ spettatori bipedi, si tramuta in un deciso spavento ne’ spettatori quadrupedi: i cavalli s’impennano, s’arretrano, sbuffano; i bovi muggono e rinculano a balzelloni; le pecore ed i cani prendono la fuga e corrono qua e là alla sbandata che pajono invasati dallo spirito di Satana; e per evitare il pericolo che si caccino dallo spavento verso la strada, venne questa ai due lati munita di una forte ed alta siepe.
Mentre l’occhio a tale spettacolo inusitato si diverte, potete a vostro bell’agio conversare coi vostri compagni di viaggio, giacchè tranne il lontano mugghio della macchina a vapore nessun rumore di ruote vi rintrona all’orecchio: le carrozze guizzano via silenziose come le barche travolte dalla corrente. Ed io infatti mi accorsi che i viaggiatori, i soli che non