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62 | Giro del Mondo |
Questo contar per tredici, oltre l’osservarsi negli anni, si praticava eziandio ne|| ○ mesi; imperocchè quantunque il lor mese fusse di 20. giorni, ad ogni modo giunti al novero decimoterzo, tornavano da capo. Il voler indagare la cagione, perche ciò facessero, è un tentar l’impossibile; potrebbe eser però, che seguitassero anche in ciò il loro calcolo della Luna. Eglino distingueano il moto Lunare in due tempi, il primo di vigilanza, dall’Orto Heliaco, o nascimento Solare, sino all’opposizione, di 13. dì; e’l secondo del sonno, d’altrettanti, sino all’occultazione mattutina.
Sì fatto computo della Luna era fondato su d’una favola; cioè che avendo deliberato gl’Iddij di distrugger le tenebre, che ingombravano il Mondo, due di loro se ne tolsero il peso; cioè Tecuciztecatl, e Nanahuatzin. Costoro dopo gran preparamento fatto in Teotihuacan (luogo, che oggidì si dice Tzacagli) essendosi buttati nel fuoco d’una ardente rocca, detta Teutexcagli, e convertiti in cenere; comparvero indi a poco in Oriente; Nanahuatzin fatto Sole, e Tecuciztecatl Luna. Sul principio non ebbero movimento; ma poi il vento, per comando
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