nale, che s’era ribellata; e riportonne molte spoglie, e cattivi, per lo sacrificio. Fu ricevuto nel ritorno, con grande applauso, da’ vassalli; e su coronato con grandissima pompa, e con gran copia di tributi delle Provincie a lui soggette.
Perdendosi lo stendardo Reale, costumavano quei popoli ritirarsi, senza proseguir la battaglia; come successe in Otumba, ove Cortes, e gli Spagnuoli seguirono i fuggitivi Mexicani: il medesimo praticavano morendo il Rè, per celebrar il funerale, cessando da ogni fatica. Facevasi Mnotesuma idolatrare, non che venerare da’ vassalli; non andava, se non portato in ispalla da’ Signori; non si ponea giammai due volte un vestito; nè mangiava, o bevea due volte ne’ medesimi vasi. Teneva nel suo palagio tutte sorti d’animali volatili, e quadrupedi: di più i pesci di Mare nelle peschiere di acqua salata; e di lacuna in dolce. Non trovandone di qualche spezie, gli teneva fatti d’argentò, ed oro, per ostentazione. Era molto dilicato sul satto dell’ubbedienza; onde talvolta andava travestito, per iscorgere s’erano eseguiti i suoi comandamenti. Rade volte in fine si facea vedere in pubblico, per non rendersi troppo familiare.