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Del Gemelli. 37


Il fine ch’ebbe l’Aurore di tal dipintura (copiata da un’originale, fatto da gl’Indiani in tempo della loro Gentilità) fù di manifestare, che la loro antichità era la medesima, che del diluvio; benche non ne fusse venuto a capo con quella esattezza di Cronologia, che fora stata d’uopo; ponendo troppo pochi anni, dal diluvio sino alla fondazione di Mexico. Il tutto sarà meglio compreso dal Lettore nella seguente figura, e da ciò che più distintamente si riferirà appresso[Padre Acosta Hist. natural. y moral de las Indias lib. 7. cap. 2. pag. 453.].

Divien perciò manifesto, che furono sul principio uomini silvestri i primi abitatori della nuova Spagna, poiche eglino se ne stavano ne’ monti più aspri, senza coltivar la terra, senza Religione, senza alcun’ordine di Governo, e senza vestimenta: vivendo disordinatamente da bruti, cibandosi di cacciagione (onde vennero appellati Otomias, e Cicimeccos) anche d’animali immondi; e in difetto di ciò, di radici; e dormendo entro grotte, o folti cespugli. Occupavansi le mogli ne’ medesimi esercizj, lasciando i figli appesi a gli alberi. Oggidì nel nuovo Mexico, e Parral si truova tal genere di uomini, discendenti da’ Chichequetzal, e Coxcox, che rimasero in paesi sterili, ed


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