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onde fattosi il calcolo, si troverà, che la Chiesa Metropolitana di Mexico terrà di rendita sopra trecento mila pezze d’otto; aggiunta alle prebende la spesa, che bisogna per la fabbrica, cera, apparati, ed altro, per la convenevolezza del divin culto. Alla fine poi Mexico è una picciola Città di sei miglia di giro; angusto spazio per tante Chiese, che vi fanno essere gran penuria d’abitazione.

Il temperamento, e clima di Mexico è stempratissimo in tutto l’anno; sentendosi il più volte nel medesimo tempo, or freddo, or caldo; il primo accostandosi all’ombra, il secondo a’ raggi del Sole. Nel rimanente considerata l’aria in se stessa, non è cattiva; e in tutto l’anno non v’ha eccesso, nè di caldo, nè di freddo; benche i dilicati abitanti, si lagnino del freddo, un poco più sensibile, la mattina; e del caldo dal mese di Marzo sino a Luglio. Da Luglio in poi certamente le pioggie lo smorzano, come in Goa; altrimente l’uno, e l’altro paese, posto sotto la Zona torrida, sarebbe inabitabile, come stimarono gli antichi fìlosofanti. Da Settembre in poi tali pioggie sono più rare, e minutissime sino a Marzo. Chiamano freddo gl’Indiani le soavi notti, che principiano

     Parte VI. C da