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476 Giro del Mondo

vent’uno, e un quarto, in cui abitano più di cinquecento mila anime. Tiene nove porte dalla parte di terra, e sedici dal Mare. I Castelli sono tre, ben forniti d’artiglieria, e soldati; perocchè quello di Capuana non merita tal nome; e vi si radunano oggidì i Tribunali solamente.

Grandissima eloquenza quì mi sarebbe d’uopo, per celebrare tutte le doti, che la prodiga Natura diede al paese, in cui giace sì bella Città; e agli abitanti altresì: ma io non mi veggo abile a tanta impresa; e poi non v’ha Scrittore, o antico, o moderno, che non celebri la vaghezza, e fertilità de’ suoi piani, e de’ colli; la freschezza dell’acque, la generosità de’ vini, l’esquisitezza delle frutta, la copia de’ fiori; e in fine quivi unito tutto ciò, che di buono per lo Mondo è disperso: senza gir rammentando l’amenità de’ giardini, e le delizie del suo Posilipo. Bastevole argomento di ciò sarà, essere stata trascielta per loro abitazione, da’ più cari figliuoli delle Muse; come dal Principe de’ Poeti Virgilio, da Stazio, T. Livio, Orazio, Claudiano, Silio Italico, ed altri infiniti ne’ secoli appresso; da’ quali par che sia derivata a’ Napoletani Cittadini una particolare inchinazione a gli studj più nobili; ed ameni.


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