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Del Gemelli. 467

Olimpiade, 753. anni prima del nascimento di Giesù Cristo. Cinse egli primamente di mura, il solo monte Palatino, e quindi vi si aggiunse il Capitolino; e in fine ne’ secoli appresso s’ingrandì a tal segno, che in tempo dell’Imperadore Aureliano ella avea da tredici miglia di circuito. Augusto la divise in quattordici regioni, o rioni, come di presente chiamansi. Ma che sto io di Roma a far parola, quando ella medesima, colle sue imprese, essi tanto al Mondo renduta gloriosa, e immortale; che oggimai non merita d’essere appellato uomo, chi della di lei buona, ed avversa fortuna non ha conoscenza. Basterà dir solamente, che benche non sia nel suo antico splendore, le medesime rovine nondimeno ne rendono testimonianza; e i moderni edificj altresì non son tali, per cui non si debba anteporre ad ogni altra più famosa Cittade. E in vero dove mai trovar si potranno le magnifiche Chiese, i sontuosi palagi, le spaziose strade, i deliziosi giardini, le amene fontane? anzi le maravigliose opere, e de’ pennelli, e degli scalpelli migliori, che mai stati sieno? La Corte podee dirsi maestra di tutte l’altre d’Euroipa; e’l più bel Teatro, dove colei, che il


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