la notte; onde attendemmo finche si componesse la barca, nella quale poi passammo, mediante due giulj per persona. Passate quindi sei miglia pervenimmo a buon’ora in Modena; dove si rimase l’Abate D. Pietro Mogelli, che veniva meco in carrozza. Modena è situata in latitudine di 44. gradi nella via Emilia, che da Rimini si stendea a Piacenza; e la sua campagna è paludosa, perche da Oriente ha il fiume Panaro, e da Occidente la Secchia. Ella è sede de’ Principi della famiglia d’Este; sotto il cui felice governo gode la quiete, che per l’addietro, e dopo la morte di Cesare, non ebbe per lungo spazio; a cagion dell’ambizione di particolari Cittadini Romani. E’ cinta di buone mura, e difesa da una gran Fortezza, fabbricata alla moderna. Il suo cireuito sarà di tre in quattro miglia; però così nelle case, come nelle strettissime strade, non si vede cosa ragguardevole, anzi non altro che sporchizie. Ha una torre altissima nel mezzo, fabbricata di marmi rustici, onde può farsi argomento della grande antichità della Città.
Del Palagio Ducale non è ancor finito altro, che il braccio sinistro; ma con tutto ciò non lascia d’esser maestoso. Si entra