deva il Preposto (che celebrava pontificalmente) tre gradi elevato dal suolo. In dieci altre sedie di velluto, con origlieri dell’istesso, e inginocchiatoj coperti di panno, sedea in primo luogo il Signor Maestro di Campo Cordua; e quindi, per ordine, il Sig. D. Ferdinando Valdes, il Sig. Marchese di Burgomayne Generale d’uomini d’arme, e Grande di Spagna; il Gran Cancelliere, ed altri Togati, e Soldati. Si diede al Governadore l’incenso, e a baciare il Vangelo, e la Pace; a gli altri solamente la Pace, ed incenso. In fine cantatosi il Te Deum, si fece una salva Reale.
Tornai coll’istessa carrozza in Palagio; ed entrando per la porta principale, (essendo l’altra volta entrato per quella del Teatro) vidi altri appartamenti, riccamente apparati d’arazzi, e di damasco. Il Signor Principe Governadore, fermatosi nell’ultima stanza, diede, con molta affabilità, congedo a tutti; lontano da quella gravità inflessibile, ch’altrove si sperimenta. Posti in carrozza, col Sig. Don Ferdinando, tornammo in Castello, e ne’ suoi appartamenti; corrispondenti in vero alla sua gran nascita, per gli preziosi arazzi, argento ben lavorato, ricchissimi