i due Duchi, che allora non erano troppo amici. Or querto Castello tiene sei baloardi (con dodici pezzi d’artiglieria per ciascheduno) e sei mezze lune; con un largo, e profondo fosso d’acqua. Nell’entrare si veggono due alte Torri, con muraglie di mattoni, larghe sino a 30. palmi, e vestite di pietra viva a punta di diamante. Sopra di esse, e sopra le mura delle cortine, che hanno l’istessa sodezza, sono grossissimi pezzi d’artiglieria. Questo Castello comunemente viene stimato il migliore, e più grande, e sicuro di tutte le Fortezze d’Europa; e la sua armeria, benche oggidì non tenga tante armi, almeno sta in opinione di potere armare tutta Italia. Dicono, che fusse fabbricato da Galeazzo Visconte, secondo Duca di tal nome, e poi ridotto in miglior forma da Carlo V. Imperadore. Egli è posto nella parte Occidentale di Milano, e la sua giurisdizione si stende per mezzo miglio all’intorno le contrade della Città; nelle quali non può entrare altro Tribunale, a prendere i delinquenti, senza licenza del Castellano.
La sera sentii una pessima Commedia nel Teatro; ch’è dentro il Palagio del Governadore, con cento palchetti, distri-