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428 | Giro del Mondo |
e fanciulle. Entrandosi nel secondo corridojo, si truova una bellissima Cappella, e due lunghe volte, che si tagliano in croce; e un’altra ben capace, a destra della Cappella.
Essendo di di Senato, vi andai; e vidi nell’estremità di una gran sala, una gran Ruota, con 28. sedie all’intorno, come la Ruota della Regia Camera di Napoli. La sedia del Doge stava alquanto più alta, sotto un baldacchino. Era egli vestito di rosso; e i sette Senatori, che gli stavano intorno (essendo gli altri in Villa) aveano una veste di damasco nero, con maniche larghe, e lunghe; una berretta come quella de’ Preti, e al collo una gorgiera, o lattuga all’antica. Letto il memoriale, davano il lor parere, per bussola, tutti otto. Questo Doge s’elegge dal Corpo de’ Senatori; e finiti i due anni del governo, vien licenziato da una persona a ciò deputata, colla formalità seguente: Vostra Serenità ha finito il tempo del suo governo: Vostra Eccellenza si ritiri a sua casa.
Prima di tornare a casa, sentii Messa in S. Matteo; picciola Chiesa a tre navi, formate da otto colonne, però ben’ornata.
La Parrocchia di S. Luca, benche picciola, con soli tre altari, è altresì bella,
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