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396 Giro del Mondo

drid, un mezzo Milanese, di razza Spagnuola, il quale era amico dell’acqua, come il can del bastone; tanto, che essendo ad ogni ora ubbriaco, nelle strade di scesa non potea reggersi a cavallo, ancor che giovane; nè potea viaggiar di notte. Allo spesso egli si smarriva; ma alla per fine sempre lo trovava io in qualche taverna, col beccai nelle mani. Che bella conversazione in vero era la mia.

Partimmo al far del giorno la Domenica 28. e dopo due leghe di paese piano, e coltivato, entrammo nel Borgo di Tolosa, ch’è anche chiuso di mura. Quivi le guardie, senza aprir le valige, si contentarono d’esser regalate; onde senza star molto tempo a disagio, traversato il Borgo, andammo appiè del ponte nell’osteria del Cornuto.

Tolosa, Città celebre per lo Parlamento, ed Accademia, è posta in elevazione di 43. gr. e 20. m. sotto ottimo Cielo; e dopo Pariggi, può dirsi la più gran Città della Francia; avendo mezza lega di lunghezza da Oriente, ad Occidente, e un terzo di larghezza. Nel 638. dalla fondazione di Roma Q. Cepione la distrusse; e ne tolse immensa quantità d’oro, e di argento. Le mura di presente so-


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