mandano della condizione di chiunque passa) e quindi faticammo molto in salire, e scendere una straripevole montagna, e ci rimanemmo nel casale d’Erro. In questo cammino non s’intende, che da pochi, la favella Spagnuola; parlando tutti i contadini quella di Guascogna; onde il vetturino ne serviva d’interprete. Due ore prima di giorno, il Sabato 20. ci avviammo per una strada molto cattiva, e montuosa; e lasciato dopo una lega il Casale d’Espinal, e a capo d’un’altra il Burghetto (dove si truova guardato il passo da un Governadore, con soldati) trovammo cento passi più avanti il Casale di Roncisvalle: luogo freddissimo, sicchè vi si cuopron le case di tavole, che non ponno esser rotte dal ghiaccio. La Chiesa è juspatronato Regio, e vi sono oltre i Rationieri, 12. Canonici, con 300. ducati di rendita per ciascheduno. I medesimi Canonici conferiscono i Canonicati vacanti; però il Priore vien nominato dal Re. Fan vedere in questa Chiesa due mazze ferrate, colle quali combatteasi anticamente: l’una armata di palla di bronzo, l’altra di ferro: oltre acciò una staffa di Rolando, Paladin di Francia; i calzari, co’ quali celebrava