dini nel vendere, o altro affare. Quindi è che ciascuno può sicuramente far viaggio per tal Reame, senza temere di veruna insolenza, o ruberia. Non ebbi tanta difficultà in ottener passaporto dal Vescovo, innestato a V. Re, quanto in trovar cavalcature; perocchè era in tempo di raccolta, e servivano tutte a’ contadini. Rimediò a questo male D. Giovanni Cruzat, Marchese di Gongora, Governador della Piazza; ordinando al suo Tenente, che mi provvedesse di mule, per passare i monti. In arrivando io a Pamplona era stato a riverir questo Cavaliere, e a dargli novella di D. Fausto suo fratello, Governador delle Filippine; ed egli, nulla tralignando da’ suoi maggiori (congionti de’ Regi di Navarra) dopo avermi accolto, e trattenuto gentilmente; m’era venuto ad accompagnare, per sua bontà, fin sulla strada.
Avute per mezzo del Tenente, le mule, ad otto pezze l’una, sino a S. Jean pìed-du port. Partimmo il Venerdi 19. un’ora dopo desinare. Facemmo prima tre leghe sempre fra valli, e paese ben coltivato, con belli villaggi, sino al ponte di Suveri; (dove il Sargente maggiore di Pamplona, che lo governa, tiene Soldati, che di-