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382 | Giro del Mondo |
tà del Campo, mandar giù una Chiesa, al medesimo Santo dedicata. Si condusse a fine l’opera in 32. anni (brieve spazio a volerne considerar la struttura) spendendovi il medesimo Filippo II. venti milioni, e mezzo; oltre la dote di 46. m. pezze d’otto annue, assegnate per lo sostentamento del Monastero.
Il Venerdì 5. a buon’ora posti in calesso, tornammo in Roxas, dove rimanemmo a desinare; e quindi appena riposti in in cammino vedemmo venirci frettolosamente all’incontro uno stalliere del Reggente Jacca, colla novella, che il suo Padrone stava moribondo; onde il nipote D. Pietro si pose tosto a cavallo, e si spinse di carriera verso Madrid. Essendovi giunto ancor’io pian piano, seppi che l’infermità del Reggente era mortale; onde mi parve bene il Sabato 6. licenziare il calesso, già preso affitto, non potendo venir meco D. Pietro.
La Domenica 7. avea già preso un’altro calesso per Alicante (vedendo, che per la via di Francia era poco fortunata la partenza) e determinato di partire il dì seguente; quando seppi, che le mule non erano in istato di far viaggio: onde mi vidi astretto, a fare il cammino di Pam-
plona; |