bida la faccia, e difenderla dal freddo, se la impiastrano con un fiore giallo macinato. Andammo quindi a riposarci, dopo due leghe, in Zumpango, Casale posto medesimamente fra valli; che gli Spagnuoli chiamano Cañada, per essere un cammino d’otto leghe, senza verun riparo d’alberi. In tutte queste case del Comune, si truova un Mesonero, ed altri Indiani, quali servono i viandanti da cuoco, e danno sale, e legna, senza mercede, essendo dal medesimo Comune perciò pagati. Mantengono essi le stanze monde, e vi tengono sempre un’altare, coll’immagine di Nostro Signore, o di qualche Santo.
A buon’ora il Lunedi 25. mi posi a camminare per una Vallèa, simile a quelle del Tirolo; e pervenni dopo nove leghe (senza prender mai riposo) al Rio de las Balsas, detto così, perche si valica entro balze. Così questo fiume, come quello del Papagayo rendono le loro acque al Mar di Mezzogiorno. Gl’Indiani del vicino Casale detto Amascala, traggettarono, nel modo suddetto le robe, e tutti noi in balza; che dalla Corrente fu portata un tiro di moschetto in giù, verso l’opposta riva. Altri Indiani poi fecero passar le mule a guaz-