to quadri, con varie piante; all’intorno spalliere di mirti; e nel mezzo buoni viali, per passeggiarvi. Vi sono due fontane; una allato al muro, vagamente lavorata, e l’altra sotto una volta, con molte figure d’animali, e di uomini, uno de’ quali suona una tromba. Nell’estremità del viale, opposta a questa volta, ch’è detto; s’entra per una porta, a vedere una fontana, fatta a modo di scoglio; la quale stava per rovinare, per difetto di riparazione: all’intorno sono folti quadri di mirti. Passandosi per un’altra porta a fronte, si vede una casetta di ritiro, coperta di porcellana, però malamente disposta; e allato di essa un’altra peschiera, con una statua, che butta acqua. Vi sono anche molti quadri di rose, ed altri fiori. Contiguo a questo è un’altro giardino di melaranci, e limoni; e un’altro di verdure, separato con un alto muro. Si veggono quivi due ordini di volte, l’un sopra l’altro, con balconi di ferro dorato. Tutto quel, che sin’ora è descritto, sta serrato d’alte muraglie, con torri quadrate, in competenti spazj.
Il Lunedi 7. andai, col Castagnola, in carrozza vedendo la Città. Entrammo in prima in S. Paolo, Convento de’ PP. Domenicani, non ancor compito: la pianta