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344 | Giro del Mondo |
Ritornai il Mercordi 25. dal Presidente, per farmi consegnare una cassa, che avea rimasa sul Galeone. Dopo averla riconosciuta sin sotto il fondo, mi permise egli, che la portassi a terra; ma non mi fece togliere l’altra di Buccari, acciò avessi l’incomodo di ritornar da lui un’altro dì.
Il Giovedì 26. avendo D. Tomaso Eminente vedute le cosette da me portate, mi fece presente d’una pietra minerale, con un grosso smeraldo dentro, acciò la ponessi fra le altre mie rarità; gentilezza che non cosi allo spesso si sperimenta in altri al dì d’oggi; onde mi confesso molto obbligato alla di lui generosità.
Il Venerdi 27. andai accommiatandomi da alcuni amici, perocchè pensava di partirmi in brieve; e lo stesso feci il Sabato 28. particolarmente col Padre Fra Giovanni Francesco di Milan Cappuccino, e con D. Salvatore Locci, Auditore nell’Armata Reale, persona d’amabili qualità.
La Domenica 29. entrarono in porto trentadue vascelli Olandesi, parte da guerra, parte mercantili, per prender da’ galeoni l’argento, appartenente alla loro nazione. Il Lunedi ultimo mi licenziai
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