per aver voluto di notte, con intempestivo zelo, fare una processione, avanti la pagode degl’Idolatri. Fuggirono costoro la prima volta, ma poi tornarono armati, e maltrattarono i Frati, scacciandogli dal loro paese; onde fur costretti di andare mezzi nudi in Matacumbè, Cayo d’Indiani Cattolici.
Il Sabato 22. fu rappresentato al Generale dal Capo della Maestranza, che i Galeoni, essendo stati fabbricati colla manga più alta, che’ vascelli da guerra, sarebbe stato un mandargli a perdere, facendogli partire poco carichi, come i Deputati pretendeano. Si tenne perciò giunta la Domenica 23. di tutti gli Ufficiali marittimi, e si conchiuse, doversi caricar la bottega, per mettersi sotto i vasi; determinazione di Giudici interessati, per caricar di fardi i vascelli, e da non potere essere approvata dal Consiglio d’Indias; il quale avea comandato, che non si caricassero di mercanzie i galeoni. Essendosi adunque notificato il Lunedi 24. dal Generale a’ Capitani de’ galeoni, e a’ Deputati, che conveniva al servigio del Rè (per non dir loro) che si caricassero più i galeoni; cominciossi il Martedì 25. ad eseguir, con gran prestezza; essendo vicino il tempo prefis-