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296 | Giro del Mondo |
pelle; e poi nel Convento stanze, bastevoli per 50. Frati.
La Domenica 5. udii la messa del Vescovo; il quale, esplicando il Vangelo, ragionò intorno gli effetti dell’orazione: nè punto inferiore fu il discorso, che fece il Lunedi 6. intorno all’adorazione de’ tre santi Re Maghi. Fui il Martedi 7. a diporto, con alcuni amici, fuori della Città; e’l Mercordi 8. essendo andato a passeggiare sul lido, vidi porre il legno del trinchetto, che si era rotto nella Capitana de’ galeoni.
Se tutti i dì passati s’era sentito un caldo di State, con aria serena; il Giovedì 9. si sentì un freddo d’Inverno, con pioggia; che continuò in modo il Venerdi 10. che giammai non credo, che sia stato simile, in un luogo temperato, posto in altezza di 23. gr. e 20. m.
Giunse il Sabato 11. una barca, venuta in 24. ore dalla controcosta della Florida: e lasciò a terra alcuni Indiani del Cuyo, vassalli d’un Cazicche, appellato Carlos. Costoro, cosi maschi, come femmine non portavano coverto altro, che le parti vergognose con un panno; ed aveano capelli lunghi, ligati dietro la testa. Erano eglino Idolatri, di quelli, che sono inchinati
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