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288 | Giro del Mondo |
getto. Il Lunedì 9. disperato da’ Medici, si confessò, e comunicò l’Almirante della flotta; lasciando un valsente di 150. mila pezze da otto.
Il Martedì 10. D. Francesco Loranz, y Rada, Cavaliere di San Giacomo, e Governador della Piazza, non mai sazio di favorirmi, mi diede efficaci lettere di raccomandazione, per alcuni Capitani di Galeoni suoi amici; e un’ajuto di costa per lo viaggio.
Il Mercordì 11. udii la seconda rappresentazione, in onor della Vergine; e poco dopo mi sopravvenne una gagliarda febbre, la prima che sperimentassi dopo cinque anni di peregrinatione. Il Giovedì 12. D. Antonio Peñatola, Capitan di cavalli nella Vera Crux, mi fece un buon regalo di cose dolci, per lo viaggio. Il Venerdi 13. si fecero l’esequie dell’Almirante. Precedevano due Compagnie, coll’armi rivolte: quindi venivano un Cavallo, e un Nero coperti di gramaglia; e in fine il corpo era portato da quattro Capitanj. Chiudeano la pompa tutti gli Officiali, vestiti di nero.
Giunto nella Chiesa di S. Francesco Saverio, le compagnie rimasero squadronate nella piazza; e poi fecero una scarica
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