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Del Gemelli. 277

Re la temerità degli Spagnuoli, si mosse con tutto il suo esercito, verso Caxamalca. Veniva egli portato in una sedia d’oro, ornata di piume di pappagalli. Sul capo raso avea una berretta di lana cremesina (insegna de’ Re del Cuzco), e le orecchie avea mezze squarciate dal peso dell’oro, che ne pendea. Giunto in Caxamalca, e udito un messo del Pizarro, che lo persuadeva, a dar tributo all’Imperadore; sdegnossi in guisa, che prese incontanente a portarsi da nemico. Diedero allora gli Spagnuoli da tutte le parti sulla gente Peruana, e massime sopra il Re; il quale mantenutosi diverse fiate, pure alla fine tratto fortemente per la veste, gli convenne cader giù dalla sedia, e rimaner prigioniere. In questa guisa gli Spagnuoli ebbero in brieve la vittoria, coll’acquisto anche delle bagaglie, che valsero un tesoro; sebbene Pizarro vi restasse ferito nelle mani. Offerse Atabaliva per la sua libertà una sala piena di vasi d’oro, e d’argento, fin dove Pizarro giungesse colla mano; ed accettata la condizione, egli per adempirla, quando vennero i suoi Capitani vincitori, col fratello Gualcar prigioniere; comandò crudelmente, che s’uccidesse. Quello Guas-


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