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Del Gemelli. 267

leggiato da’ bergantini, se n’andava a combattere co’ Mexicani. Poco profitto poteano fare gli Spagnuoli, perdendo di notte tutto il terreno, che acquistavano di giorno sulle strade terrapienate; poiche essendo tutte le case circondate d’acqua, e tagliate di fossi; l’aprivano gl’Indiani di notte, per farvi cader dentro soldati, e cavalli.

A’ 24. di Giugno furono gli Spagnuoli assaltati da tutte le parti; e sebbene valorosamente mantenendosi sul terreno acquistato, non vi perissero che pochi soldati; nulladimanco vedendo Cortes, che la dimora non potea esser giovevole, ogni dì divenendo minore ii suo campo; determinò in fine d’entrare all’improvviso in Tetelulco (che allora era la maggior piazza di Mexico, ed oggidì Convento di S. Iago de’ PP. Francescani) e quindi passare a combattere le strade di Mexico. Si spinsero adunque i tre piccioli squadroni per tre parti, ma senz’alcun profitto; perocchè Cortes innoltratosi troppo in una Calsada, dove a bello studio lo avean tratto gl’Indiani fuggendo; sopraffatto dall’acqua, e dal fango, su ferito nella gamba; e sessanta soldati fatti prigionieri: nè minor danno ricevettero gl’altri due squadroni, combattuti per


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