Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. VI.djvu/309


Del Gemelli. 261

sicchè lo scrivono, ed uccisero molti suoi soldati; e poi andarono a porre il fuoco al quartiere, che fu estinto la notte. Venuto il dì, combatterono gli Spagnuoli; ma sopraffatti dalla moltitudine de’ nemici, ne rimasero molti uccisi, (benche non morissero invendicati); e’l rimanente si ritirò negli alloggiamenti, a fortificarsi. Quivi furono la notte così vigorosamente assaltati, che vi morirono molti dell’una, e l’altra parte.

Continuandosi la guerra, fecero gli Spagnuoli alcune Torri di legno portatili, ed andarono a bruciare parte del Tempio; però furono ributtati sino al Quartiere, con perdita di 46. Soldati. Risolvettero adunque di chieder pace il dì seguente, per uscir da Mexico; ma appena fu sorta la luce, che furono con grande impeto assaltati da gl’Indiani, per ogni parte; di maniera tale, che Cortes mandò un Religioso della Mercede da Montesuma, acciò si compiacesse, in memoria dell’antica amicizia, far cessare le armi de’ suoi vassalli; perche incontanente si sarebbe partito. Essendo ancora sdegnato Montesuma, ricusò sul principio; ma poi si piegò, e da sopra una loggia fece comandamento a’ Mexicani, che riponessero le


R 3 armi.