d’avanti; e sorprendendo Nervaez, e’l suo esercito trascurato, lo ruppe, e fece prigioniero, con altri Capitani, e si prese l’artiglieria: ottenendo segnalata vittoria d’un’esercito, sei volte maggiore del suo. Concedette poi al nemico di curarsi la ferita, ch’avea in un’occhio; però senza fargli tor due paja di ferri da’ piedi. Il dì seguente tutti i soldati del partito contrario gli prestarono ubbidienza: ond’egli, assicuratosi anche de’ 19. vascelli, gli mandò in varj luoghi a far conquiste. Giunse intanto avviso da Pietro d’Alvarado, che Mexico era rivoltato, ed egli assediato nel Forte, e bisognevole di pronto soccorso. Lasciato custodito Nervaez nella Vera Crux, partì a gran giornate Cortes, con 1300. fanti, e 96. cavalli; aggiuntivi due mila Indiani di Tlascala. Entrò in Mexico il dì 24. di Giugno 1520. e venutogli incontro Montesuma nel cortile, non volle riceverlo; sdegnato, che avesse avuto corrispondenza col Nervaez. Corrucciossi tanto l’Imperadore, per questo affronto, che nulla più ricordevole dell’omaggio giurato, quando volle uscir dal quartiere Diego d’Ordes, con 400. soldati; lo fece investire da una infinità d’Indiani, con freccie, frombole, pietre, e legna;