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Del Gemelli. | 235 |
mero; per difenderci dalle loro punture, avemmo a pagar bene due sanzanere a’ Neri del luogo.
La Domenica 27. per molta diligenza usata, non fummo a tempo di sentir Messa nell’Azienda di Xamapa, due leghe distante; essendo stato d’uopo passare in barca il fiume di tal nome.
Uno Spagnuolo, ch’era nell’Osteria, mi confermò quello, che il P. Colin scrive dell’uccello Carpentero[En l’hist. de las Filippinas.]: cioè, ch’egli truovi un’erba, che rende frangibile il ferro, come vetro: e mi disse averne fatta la sperienza, inchiodando una piastra di ferro sul nido di questo uccello; però che simile erba giammai egli non avea potuto rinvenire per tutte quelle campagne.
Dopo desinare, fatte tre leghe, entrammo nel porto della Vera Crux nuova, dove trovai la mia roba, mandatavi un mese prima per Fernando Mercado. Non si truovano alberghi nella Città, onde un forestiere è obbligato prender in affitto una casa. Riavutomi dalla stanchezza del viaggio il Lunedì 28. il Martedì 29. andai in casa del Maestro di Campo D. Francesco Loranz de Rada, Governador della Piazza, che mi fece grandissime accoglienze.
Partissi il Mercordi 30. per l’Avana una
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