Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. VI.djvu/277


Del Gemelli. 229

strada, anche piana, mi riposai nel Casale di S. Agostino. Vicino la Parrocchia di questo luogo, si scorge una gran Piramide, come le mentovate. Dopo desinare, passate altre tre leghe, a buon’ora mi rimasi nella massaria d’Istapa.

Ripigliato il cammino il Mercordi 23. e sceso da una terribile montagna, trovai le Guardie del passo, che si presero un reale per ogni cavallo. Essendo poscia sopra un’altro monte fangoso, la mia mula cascò in una pozzanghera, donde l’ebbero a trar fuori molti villani. Calato quindi per una lega di strabbocchevoli balze, mi fermai a prender riposo nel Casale d’Aculsingo, fabbricato entro una selva di Cirimoye. Desinai in casa del Tenente, e poi mi posi di nuovo cammino: e fatte tre leghe rimasi nell’Inghenio, che dicono del Conde, passato prima un gran fiume, sopra un lungo ponte. Volendo quivi pernottare, per essere già tardi, non trovai chi mi albergasse; oltre che ciò sarebbe stato pericoloso in casa di Neri. Mi partii dunque, colla guida di un Nero a cavallo, perocchè il luogo era sì fangoso, che l’acqua e’l loto giunge alle staffe. Ben tardi giunti, dopo una lega, nella Massaria di S. Nicolas, di nuovo passando l’istesso fiume, sopra un’altro ponte,


P 3 ap-