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214 Giro del Mondo

alla sempreviva; però è molto più alta, e le sue foglie son più grosse, e solide. Quando ella è di sei anni, si tagliano lo foglie nel mezzo, facendovi una concavità, nella quale si va raccogliendo il licore; che gl’Indiani ogni mattina raccolgono, e ripongono entro vasi, per un mese continuo; dopo di che la pianta si secca, e crescono in suo luogo i germogli: di modo tale, che, con ragione, viene ella appellata, la vite d’India. Quando bene non si tagliasse, non produce altro, che un gambo, come ferula, con frutta inutili. Acquavite se ne fa della medesima maniera, che si è detto del vino di cocco, nel precedente volume.

E’ sì universale fra gl’Indiani questa bevanda, che il dazio sopra di essa in Mexico non era meno di 110. mila pezze d’otto; ma per ordine Regio si tolse, dopo il fuoco posto da essi alla piazza, e Palagio, nel 1692. com’è detto di sopra; e fu vietata anche la bevanda. Con tutto ciò non lascia d’introdursene; e alcuni Spagnuoli ne bevono niente meno, che gl’Indiani; onde, in tempo della mia dimora, era venuto ordine del Rè, che si riponesse di bel nuovo la gabella, e si permettesse la bevanda, come prima.


I fichi