pongono le scorze dell’istesso cacao, per la medesima cagione. In Europa sogliono aggiungere al cacao alquante nocciuole, per dargli un non sò che di grazia. La bevanda è antichissima, e usata dagl’Indiani prima, che gli Spagnuoli conquistassero il lor paese; però la diligenza Spagnuola la perfezionò. Oggidì è così usitata nell’Indie, che non vi è Nero, nè facchino, che non ne prenda ogni dì, e i meglio agiati quattro volte il giorno.
Per l’utile vi è un’altra pianta in India, detta Maghey, che nasce in terra temperata. Dalle foglie si tragge canape, per far funi, e sacchi, camicie, merletti, ed altri lavori dilicati, come quei di seta. Se ne cava oltracciò vino, aceto, acquavite, melo, e balsamo efficace. Il licore, quando esce dalla pianta, è dolce, come mele; indi a qualche spazio assaggiato, ha il sapore dell’acqua aloxa di Spagna, ed è giovevole alla difficultà d’urina, ed altre infermità. Gl’Indiani vi pongono dentro una radice, che lo fa bollire, e fermentare come il vino; e quindi inebbria altresì, qual vino, e si chiama Pulche. La pianta si truova ordinariamente in campagna; e in Spagna, particolarmente andando dal Porto di S. Maria, a S. Lucar. S’assomiglia