piantano, denno stare a fila, l’una discosta dall’altra 18. palmi. Vi si pone un palo per reggere ciascheduna, e all’incorno plantani, ed altri alberi fruttiferi, perche coll’ombra di questi cresce notabilmente. Di più bisogna togliere tutt’i virgulti dal piede del cacao (acciò non impediscano l’avanzarsi in alto); tenere netto il terreno dall’erbe cattive, e custodir la pianta dal freddo, dalla soverchia acqua, e da alcuni vermi, che vi soglion nascere. A capo di cinque anni si truova cresciuta della grossezza d’un pugno, ed alta sette palmi; e dà frutto. Le sue foglie sono simili a quelle del castagno, poco però più strette: il fiore nasce per tutto il tronco, e rami, come i gelsomini; però appena la quarta parte ne rimane. Dal fiore esce una spighetta, come quella del grano d’India, la quale acerba è verderognola, e matura del color della castagna, e talvolta gialla, bianca, e turchina. Dentro di essa si truovano i grani del cacao (con molta lanugine bianca) al numero di 10. o 15. Si colgono simili spiche ogni mancanza di Luna, s’aprono con un coltello, e se ne toglie il frutto. Questo si pone in casa ad asciuttarsi per tre dì all’ombra; per tre altri poi si lascia al Sole; quindi altret-