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Del Gemelli. | 5 |
tresì il vero, potrò il fin conseguire.
Non essendo alcuno albergo in Acapulco, bisognommi andare il Lunedi 21. di Gennaio 1697. nel Convento di Nuestra Señora di Ghya de’ PP. Francescani, da’ quali fui umanamente ospiziato.
La mattina del Martedì 22. il Tenente del Castellano mi riferì, che egli avea vegghiato tutta la notte; per lo sospetto, che avea, non fussero di nemici i due vascelli, che già dicevano essere stati scoverti: imperocchè si era avuto contezza, esser venuti, per lo Stretto di Magallanes, cinque vascelli Francesi, mandati dal Rè Cristianissimo ad inquietar que’ Mari: al che s’aggiungea la Cedola Reale, che spressamente imponeva a tutti i Castellani, e Governadori della Costa Meridionale, che si ponessero in arme, ogni qual volta iscoprissero vascelli in Mare. Dopo mezzo dì ritornò il Sergente Maggiore Arambolo, il quale ne tolse ogni dubbiezza, riferendo; essere l’Almirante, e’l petacchio dell’Armata del Perù. Non stette guari, ed entrò in porto l’Almirante, salutando con cinque tiri il Castello, che gli rispose con tre. Il Galeone San Giuseppe salutò con sette, ed essendogli risposto con undici, replicò con altri sette.
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