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pre in aria, succhiando i fiori, senza mai posare. Dicono gl’Indiani, che per più mesi dell’anno, pongono il becco entro i rami d’un’albero, donde essi gli prendono addormentati; per poi far delle penne i loro lavori, ed immagini, delle quali è detto di sopra.

I Suppilottes sono grandi come corvi (che quivi non mangiano cadaveri, come in Europa) e di due spezie: l’una ha la cresta di carne in testa; l’altra di penne: ed essi, in vece di corvi, consumano tutti i cadaveri putridi, ed altre immondizie della Città, e della campagna. Nella Vera Crux è vietato uccider questi uccelli, per lo beneficio, che se ne riceve; ed e permesso di uccider le colombe, dentro le case, e fuori. D’uccelli d’Europa vi sono oche, grui, anitre, colombe, tortore (di due sorti, grandi come quelle d’Europa, e picciole quanto un tordo) ed altri.

In quanto a’ quadrupedi vi si truovano orsi, lupi, cinghiali (però differenti da’ nostri, è col bellico sopra la schiena) lepri, conigli, cervi, volpi, tigri, lioni, ed altri; i lioni però non sono sì fieri, come in Africa, ma seguitati da cani, fuggono su gli alberi. Particolari del paese vi sono Sibole, grandi quanto una vacca (la di cui pelle è molto stimata, per lo pelo lun-


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