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un daino d’Europa. Ci sopraggiunse la notte presso un’azienda, o massaria di vacche, onde ci convenne albergar qui. Il Custode, con molta cortesia, ne diede, e cacio, e latte, senza voler prender monete. Partimmo adunque il primo di Settembre, e perche era Domenica, quando fummo in Escapusalco, udimmo Messa; e poi, due ore prima di mezzo dì, ci trovammo in Mexico.

Mentre desinavasi udì un suono di tutte le campane della Città, per giubilo dell’avviso avuto di Spagna, che era giunta la flotta a Cadiz (benche col vascello Cortabrazos meno, per essere stato preso da’ Francesi); e che per gli diritti Reali s’era transatta per quattrocento, e dodici mila pezze d’otto; onde il Lunedi 2. si cantò la Messa, e’l Te Deum in rendimento di grazie, coll’assistenza del Vicerè, non meno che dell’Arcivescovo, e Ministri.

La cosa più ricordevole, che accadesse il Martedi 3. fu una gran pioggia: Il Mercordi 4. l’esame d’uno scolare, per lo grado di Baccelliere in medicina: e’l Giovedi 5. la venuta dì cinquanta mila marchi d’argento nella Casa della moneta. Andai il Venerdì 6. a spasso in S. Agostino de


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