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Del Gemelli. 173

uscì un’altra Processione il Sabato 8. nella quale andavano parimente ballando mostri. In quel dì mi dissero, ch’erano compiuti cinque anni, dopo la sedizione degl’Indiani, che bruciarono il palagio Reale, com’è detto di sopra.

La Domenica 9. andai nel Teatro, a udir rappresentare una Commedia intitolata: La Rosa d’Alessandria. Il Lunedi 10. andai indarno in S. Iago di Taltelucco, per farmi disegnare gli abiti antichi degl’Indiani; perche il V. Re, dopo il tumulto mentovato, avea fatto cancellare una antica dipintura, che quivi si ritrovava; acciò non restasse vestigio, nè memoria dell’antica lor libertà. Il P. Guardiano bensì mi disse, che nelle Case Reali ne avrei trovata alcuna simile. Il Martedi 11. fui nell’Oratorio della Purissima (posto in S. Pietro, e Paolo de’ PP. della Compagnia) a udire un bel sermone, e musica.

Il Mercordì 12. vi fu una gran pioggia; e si affogarono un Parrocchiano, e un suo servidore, in passando il fiume.

Il Giovedì 13. ottava del Corpus si cantò la Messa nella Cattedrale; e vi furono presenti l’Arcivescovo, Vicerè, e Ministri; come anche alla processione, che seguì all’intorno, per una strada co-


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