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archi, che convenne fare. In ricompensa di ciò ebbe l’uficio d’Alguazil mayor, e luogo nel Capildo, per tutti i suoi successori. Tralascio infiniti altri esempli, per non esser lungo, e mi basterà solamente dire, che quanto si vede di magnifico, ed eroico nelle fabbriche dell’Indie (che costano quattro volte più, che in Europa) tutto è opera d’Europei, e Spagnuoli, che quivi han saputo trarsi di miseria colla loro abiltà, ed industria.

Non potendosi stare, che 24. ore nell’Eremo, ce ne tornammo il Lunedì 20. per la strada di S. Fe (per vedere la sorgiva dell’acqua, che viene a Mexico) dove, dopo due leghe, giugnemmo a desinare. L’acqua scaturisee appiè d’un monte; entra quindi in alcuni canali aperti, una lega lontani da Mexico; e finalmente entro aquidotti chiusi, i quali la comunicano a tutti i Rioni della Città. Vicino alla sorgiva si vede la Casa, dove visse più anni, da esemplare Romito, Gregorio Lopez, nativo di Madrid. Una Dama Mexicana fece quivi fabbricare un’Oratorio, e una comoda casa, per chi vi andasse a dir Messa. Non prima di notte, a capo di tre leghe, tornammo a casa.


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