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Del Gemelli. | 161 |
questo Romitorio, circondato di buone mura di pietre, e calce. Vi sono rinchiusi altissimi monti, coperti d’alti, e folti pini, con pochi abeti; onde, benche serrati, vi stanno come in libertà cervi, lioni, tigri, e conigli, che vengono sin sotto le finestre del Convento. Avendo io ucciso un cervo, dispiacque grandemente a’ Padri, per esser vietato in quel luogo uccider cacciagione.
La cosa, che desta maggior maraviglia si è, che dalla prima fondazione di quest’eremo, vi si sono veduti sempre due corvi, i quali non vi permettono l’entrata ad altri di fuori; anzi subito, che i loro corbacchiotti sono in istato di volare, negli scacciano. Il cuoco chiama questi due corvi coi fischio; ed essi vengono, si cibano poi se ne vanno di nuovo al bosco. E’ orrido, e stempratissimo il clima, per la continua nebbia, che vien la mattina cagionata da’ fiumi, e valli del medesimo; e perciò a’ Padri è di gran patimento il farvi dimora.
Poco quindi lontano si vede un monte, detto degl’Idoli, perche anticamente vi sacrificavano gl’Indiani. Oggidì vi si veggono ancora certi Idoletti di creta, nelle concavità d’un basso, e antico mu-
Parte VI. | L | ro; |