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Del Gemelli. | 155 |
z’altra rendita, che quella, che gli dan le carte, e’ dadi; guadagnando alcuna notte trentamila pezze d’otto.
Andai il Venerdì 3. a caccia di conigli nel Pedregal di S. Angel, che si stende due leghe, e dicono essersi formato dall’incendio d’un vulcano; però mi trovai deluso, non trovando di tali animali; e mi rimasi la notte nell’istesso Convento de’ Padri di S. Teresa.
Feci ritorno in Mexico il Sabato 4. ben tardi; perche nel venire volli vedere l’Azienda de’ Padri della Compagnia, della missione di Manila. Questa massaria, di terra di lavoro, fu da essi comprata cento mila pezze d’otto. Vi era una buona casa, e si stava fabbricando l’Ospizio per alloggiare i Padri, che vengono da Spagna, per passare nelle Filippine.
La Domenica 5. stetti allegramente nel solito passeggio di Xamaica; essendo pieno il canale di Canoe, con belle Dame vagamente vestite, e adorne di Pennacchi del Perù. Questi si comprano a caro prezzo, e sono fatti di morbidissime, e bianche penne, lunghe mezzo palmo. Mi convitò il Lunedi 6. D. Miguel d’Yturrietta (che mi ospiziava) ad andar di nuovo a diporto in Xamaica, insieme colla
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