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Del Gemelli. 151

Città, in segno d’allegrezza.

Il Martedì 23. Il Sig. V. Rè, e i Ministri furono presenti alla Messa, che nell’Arcivescovado si cantò, in rendimento di grazie; assistendovi anche l’Arcivescovo. In una fila di sedie dal corno del Vangelo, sedea in mezzo il V. Re, e gli Auditori, Ministri della Sala del Crimen, di Cueuntas, ed Oficiali Reali allato. Dalla parte dell’Epistola sedean gli Alcaldi, il Corregidore, e i Regidori in banchi; assistiti da due Mazzieri, che aveano una veste, come toga incarnata, ed una berretta del medesimo colore in testa: avendo posate le loro mazze d’argento appiè dello strato del V. Re. Costui venuto il Sacerdote a fargli baciare il Vangelo, andogli tre passi all’ incontro, per riverenza; nello stesso tempo, che sopra un’altro messale lo baciò l’Arcivescovo. L’istesso si fece colla pace, dandosi insieme al V. Re, e all’Arcivescovo.

Il Mercordì 24. dovendosi difendere alcune Thesi, o Conclusioni di Teologia nell’Università, vi andò il V. Re, con tutti i Ministri; e la V. Regina altresì, colle Dame, sopra alcuni palchetti. Nella porta dell’Università stava preparato un baldacchino, per riceverlo; ma egli non


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